Peccato! Contro una squadra alla nostra portata non siamo riusciti a conquistare la prima vittoria.
I ragazzi partono contratti, 0-7 per i nostri avversari e noi per quasi sette minuti non andiamo a canestro.
Nel secondo quarto finalmente cominciamo a giocare, segniamo venti punti e ci portiamo anche in vantaggio, poi qualche errore ci fa giungere metà gara sotto di otto.
Articolo di Carlo Bottelli
Comincia il nuovo anno con un’amichevole contro la nostra U18.
Noi dobbiamo smaltire i troppi panettoni mangiati e cominciamo in maniera lenta e distratta ma, dopo un time out in cui ho chiesto ai miei ragazzi se volevano finalmente cominciare a giocare, lo hanno fatto.
Articolo di Carlo Bottelli
Si può perdere di 62 punti ed uscire tra gli applausi?
La squadra avversaria, cui rivolgiamo un sincero e meritato apprezzamento per la sportività, la signorilità e l’amicizia con cui ci ha accolto, ci ha onorato con un lungo battimani al termine della gara e suoi dirigenti ci hanno detto “Bravi, questo è lo spirito giusto per giocare a basket!”
Articolo di Carlo Bottelli
Un altro passo avanti.
Contro una squadra con giocatori grossi e fisici abbiamo giocato il nostro basket, non mollando di un centimetro.
Loro sono bravi ma contro di noi fanno fatica. Contendiamo ogni pallone, anche se a rimbalzo abbiamo qualche passaggio a vuoto. In attacco però va meglio. 52 punti contro un avversario così quotato non li avevamo mai segnati.
Articolo di Carlo Bottelli
Non mi piace perdere. Non piace a me e nemmeno ai miei ragazzi.
Ma affrontiamo squadre e giocatori più esperti di noi e dobbiamo ogni volta superarci.
Questa premessa per dire che tutti noi vogliamo rompere il ghiaccio e conquistare la prima vittoria.
Articolo di Carlo Bottelli
Molto bene.
Dopo la dura lezione infertaci dal Vismara, che avrebbe potuto minare la convinzione sul lavoro che stiamo facendo, i ragazzi reagiscono benissimo, in questa amichevole organizzata estemporaneamente.
Articolo di Carlo Bottelli
Non guardiamo il punteggio.
Abbiamo incontrato una squadra che è tre categorie superiore alla nostra e nonostante ciò abbiamo, come sempre, dato tutto.
Rivedendo le foto della gara – fatte da Alessandro D’Atti e Fulvio Corneo, i papà dello Zar Pietro e di Diego, che ringraziamo – ho visto che in difesa lottiamo sempre come leoni e in attacco siamo spaziati bene, eseguendo i giochi ed i movimenti su cui lavoriamo da due mesi.
Articolo di Carlo Bottelli